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Co.E.S. Latium

  

  

Gli iscritti al "Co.E.S. Latium", Vi danno il benvenuto nel sito della "neonata" Associazione dei Conducenti dell'emergenza Sanitaria, della Regione Lazio.

Essa è, a pieno titolo aderente e federata a livello Nazionale al Co.E.S. Italia, con giusta deliberazione assunta dal Consiglio Nazionale, il 22 aprile 2010.          

L'Associazione Co.E.S. Latium, non ha finalità di lucro. 

Il suo scopo è  quello di rappresentare le problematiche inerenti gli Autisti professionisti dell'Emergenza Sanitaria, presso le Istituzioni e le Organizzazioni Sindacali della Regione Lazio, nonchè presso le Istituzioni Nazionali, attraverso la Federazione Nazionale "Co.E.S. Italia".

Promuovere la professionalità degli Autisti dell'Emergenza, attraverso una costante formazione ed informazione, a vantaggio della qualità delle prestazioni erogate ai Cittadini-Utenti e della sicurezza per i Colleghi trasportati, nonchè il riconoscimento del profilo professionale di "Autista Soccorritore". 

La Sicurezza stradale è un tema affrontato con impegno Lodevole e professionalità dalle Istituzioni ed Associazioni Nazionali, sarà nostro dovere dare il giusto contributo a questa Nobile causa.

La Co.E.S. Latium, saluta calorosamente i Soci delle regioni Italiane, i loro Presidenti nonchè il Presidente Nazionale Franco Tiberi, Augurando a tutti un buon lavoro. Un doveroso ringraziamento a Cesare Mulas, Presidente del Co.E.S. Sardegna, Segretario Nazionale e Responsabile dell'Area Informatica che, con la sua pazienza e professionalità, ci ha consentito di poter lavorare il nostro sito. Grazie!                                    

          

Convegno Roma 13 Gennaio 2012

L'iscrizione al convegno va effettuata compilando il modulo online in tutte le sue parti.

la Brochure esplicativa puo essere visualizzata cliccando qui.

Il Direttivo della Co.E.S. Latium è lieta di aver dato il suo contributo a questa manifestazione, riuscitissima e piena di passione, orientata verso un miglioramento qualitativo del Servizio 118.

Il 13 gennaio 2012, sopra i resti di Roma Antica, si è conclusa alle ore 18,30 una manifestazione ricca di ottimi contenuti ed ospiti di elevato riguardo.

L’organizzazione non ha deluso le nostre aspettative, il “Cordone di Sicurezza” messo a punto dalla Segreteria Organizzativa, merita un plauso. Ha saputo gestire, efficacemente, alcune situazioni imbarazzanti con estrema “Capacità e Diplomazia”, dando una doverosa risposta, alla gentile ospitalità del Sindaco di Roma Capitale: On. Gianni Alemanno, il quale per un improvviso contrattempo non ha potuto omaggiarci di un augurio e saluto personale.

Non poteva mancare la Direzione Generale dell’A.R.E.S. 118 Lazio, con il Dott. Antonio De Santis; La Direzione Sanitaria, con la Dott.ssa Rossella Carucci; il Direttore della Centrale Operativa di Roma, Dott. Livio De Angelis.

La loro presenza ha onorato ovviamente la Co.E.S. Latium, l’Associazione dei Conducenti dell’Emergenza Sanitaria della Regione Lazio, “Aderenti e Federati alla Co.E.S. Italia.

Un grazie alle OO.SS. Confederati della funzione pubblica intervenuti, della  CGIL, CISL e UIL.   

La ciliegina sulla torta della manifestazione, per tutti noi che ci interessiamo di Sicurezza Stradale, è stata la presenza del Dott. Giordano Biserni, Presidente dell’A.S.A.P.S.  un nostro valido punto di  riferimento.

Non ringrazieremo mai abbastanza, chi ci ha aiutato e  permesso questa magnifica giornata.

Grazie all’On. Giorgio Stefano Masino, ed alla sua splendida ed efficace Segreteria.

Grazie all’On. Erder Mazzocchi.

Grazie ai Soci Co.E.S. Latium e di tutte le Co.E.S. regionali.

Grazie Franco, Grazie Cesare.

Grazie a Tutti.

 

 

 

 

 

 

Si riporta la relazione del Convegno Co.E.S. tenuto a Roma,                              Sala Campidoglio il 13 gennaio 2012.

Sono iniziati alle 9e54 del 13/1/2012, nella splendida cornice della sala protomoteca in Campidoglio, i lavori del convegno dal titolo “sicurezza & qualità nei trasporti sanitari” organizzato dalCo.E.S. Italia e Co.E.S. Latium, con il patrocinio dell’ ARES 118 Lazio, del Comune di Roma e della carta europea della sicurezzastradale.                                                                                                            

E’ stato il Presidente in carica, Franco Tiberi, del 118 Marche, zona di Macerata a portare il saluto ai circa 200 partecipanti presenti e provenienti da tutte le regioni d’Italia, in rappresentanza dei Co.E.S. regionali.“Il Co.E.S. Italia è la Federazione autisti ambulanza PROFESSIONISTI”- ha evidenziato Tiberi- “ che ha come scopo il riconoscimento da parte dello Stato della figura dell’autista soccorritore, oltreché all’emanazione di una patente professionale, affinché non debba essere utilizzata la patente personale durante l’orario di servizio”. “Lo svolgimento di corsi di guida sicura specifici per veicoli di emergenza sanitaria riconosciuti dal team della carta europea della sicurezza stradale” ha proseguito Tiberi, “è uno degli ambiti dove il Co.E.S. Italia da anni opera con successo, per la prevenzione di incidenti stradali con i mezzi di soccorso”.L’On. Giorgio Stefano Masino, Presidente della commissione Qualità e sicurezza nel Lavoro del Comune di Roma, è stato il primo relatore che ha evidenziato l’importanza della sicurezza nel luogo di lavoro (in questo caso la strada), anche in funzione dell’esistenza del D.L. 81/08. Ha poi relazionato sull’importanza di avere a bordo del mezzo figure professionali che sappiano adeguatamente affrontare l’emergenza sanitaria adulta e neonatale.Nel secondo step del convegno il moderatore, Giovanni Avi del Co.E.S. Trentino e vicepresidente del Co.E.S. Italia ha coordinato i lavori dei sindacalisti confederali della funzione pubblica presenti in sala: Gianluca Mezzadri per CGIL, Claudio Federici per la CISL e Maria Vittoria Gobbo per la UIL. In questa fase è stato evidenziata la differenza tra gli autisti professionisti, la loro preparazione e il mondo del volontariato.Alle ore 11,00 ha preso la parola Giuseppe Cicalese del Co.E.S Campania (vice Presidente con Giovanni Avi del Co.E.S. Italia) che ha dato parola al Presidente del Co.E.S. Latium Leonardo Mancinetti, il quale ha esposto le difficoltà dei mezzi di soccorso nel raggiungere il target, anche in funzione della presenza di insidie stradali, quali dossi rallentatori che creano disagio nel trasporto, in particolare in presenza di pazienti traumatici.Molto preciso l’intervento di Mauro Zamparutti che ha spiegato alla platea tutte le normative alla quale devono sottostare i mezzi di soccorso in fase di omologazione, quali la tenuta dei carichi in caso di incidente. Zamparutti ha proseguito l’intervento specificando anche le normative del codice stradale relativamente all’utilizzo delle cinture di sicurezza . Giunto a Roma all’ultimo ha fatto un intervento molto sentito il dott. Giordano Biserni, Presidente dell’ASAPS- Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale che da oltre vent’anni si batte per la sicurezza sulle strade. La relazione del Presidente ASAPS è iniziata con l’esposizione di quanto sia pericolosa la strada, snocciolando statistiche da brivido su morti e feriti, evidenziando anche “come la strada possa uccidere personalità importanti e il vecchietto che prende la minima”. Biserni si è allacciato anche all’intervento del friulano Zamparutti, per evidenziare quanto i sistemi di ritenuta per bambini e adulti, siano importantissimi a bordo dei mezzi di soccorso durante il trasporto, affinché questo possa avvenire in tutta sicurezza. E’ stato evidenziato anche l’aumento , dal 2006 ad oggi, dei controlli per la guida in stato di ebbrezza alcoolica, che ha portato alla diminuzione degli incidenti stradali. Il Sen. Antonio Fosson, della XII commissione Senato, ha spiegato al pubblico un’indagine conoscitiva sui trasporti sanitari . E’ stata poi la volta del Dott. Ermanno Zamponi, Direttore della C.O. 118 di Macerata, che ha proiettato e spiegato al pubblico la raccomandazione n. 11 del Gennaio 2010 emanata dal Ministero della Salute riguardante obiettivi ed azioni da intraprendere durante il trasporto dei pazienti, al fine di salvaguardarne la sicurezza durante il traporto. Cesare Mulas, autista soccorritore proveniente dal 118 Cagliari , ha spiegato le normative che regolano la costruzione e la manutenzione delle ambulanze, soprattutto per il peso massimo trasportabile e la suddivisione dei carichi. “un non corretto carico del mezzo ” ha affermato Mulas” può causare grossi danni al paziente e all’equipaggio, soprattutto in caso di incidente stradale”.Il Dott. Sestili, Direttore del 118 di Ancona, ha moderato gli interventi del Sen Fosson, del Dott. Zamponi e dell’autista soccorritore Cesare Mulas. I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con la dettagliata relazione del Direttore Generale dell’Ares Lazio, Dott. Antonio De Santis, che ha spiegato l’organizzazione del lavoro nella Regione Lazio, ponendo in evidenza la presenza di personale formato adeguatamente anche con corsi di guida sicura. “L’Ares 118 utilizza la formazione come leva strategica per supportare il cambiamento tecnologico, organizzativo e gestionale e per valorizzare la risorsa umana” è stato uno dei passaggi del Dott. De Santis Ha poi sottolineato l’importanza dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta, condividendo appieno l’intervento in sala del precedente relatore , Mauro Zamparutti, che ha spiegato come il non utilizzo delle cinture di sicurezza nei mezzi moderni , dotati di air-bag possa causare in caso di impatto, conseguenze gravissime. La Dott.ssa Bruna Cavallini , del 118 Laziale , ha evidenziato durante il suo intervento , l’importanza della professionalità infermieristica a bordo dei mezzi e mettendo in evidenza l’utilità del corretto utilizzo dei DPI, quali divise a norma e calzature antiinfortunistiche.Il moderatore, il Dott. Livio De Angelis , ha poi dato la parola a Giordano Visani, un infermiere che ha all’attivo l’esperienza del 118 nell’area vasta Romagna e nel GECAV (gestione emergenza cantieri alta velocità) di Lama di Setta (BO), attualmente Senior Trainer della FERNO ITALIA, che ha messo in allarme gli operatori su quali rischi si corrono con un utilizzo non corretto dei presidi a bordo dei mezzi di soccorso. E’ stata la volta del Dott. Francesco Saverio Proia, della Direzione Generale del Ministero della Salute, che ha posto in evidenza l’importanza del riconoscimento della figura dell’autista soccorritore. Moderato dall’attuale Presidente del Co.E.S. Italia , ha preso parola l’ex Presidente e fondatore del Co.E.S. Maurizio Piussi, che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla costituzione della federazione Co.E.S. Interessante il raffronto che ha esposto Vincent Bartollino, operatore del 118 di San Benedetto del Tronto, con una ventennale esperienza d’oltralpe nell’”ambulancier SMUR” , dove esiste da anni una scuola professionale per lo svolgimento della professione di autista soccorritore e dove solo al termine del ciclo di studi previsto , previo superamento di un esame di stato, si è effettivamente abilitati a salire sui mezzi di soccorso. Ha preso poi la parola il Presidente del SIS (Sistema Italiano Soccorso) dott. Clemente Fedele, che ha evidenziato la differenza nelle varie regioni italiane sull’organizzazione del servizio, esponendo la propria esperienza nel Molise e ponendo in evidenza il suo assoluto assenso affinché la figura professionale venga al più presto riconosciuta , in modo da garantire una migliore qualità durante i soccorsi.In rappresentanza della Valle d’Aosta ha preso la parola il Dott. Luca Cavoretto, anestesista rianimatore in servizio nella locale centrale operativa, che ha esposto le difficoltà operative nelle zone montuose. “Molte ambulanze sono composte da volontari, proprio per far si che non vi siano tempi di attesa elevati stante le difficoltà geografiche del luogo” ha dichiarato il medico “ma è cura della centrale inviare sul posto anche un’ambulanza con infermiere e/o medico ed eventuale elicottero, a supporto di quella con equipaggio volontario, in modo da avere un soccorso qualitativo”.Dai monti della Valle d’Aosta si è passati alla Romagna, rappresentata dal vulcanico coordinatore di Area Vasta Romagna Giorgio Randi. Il tema esposto da Randi riguardava competenze necessarie per l’autista soccorritore adeguato alle esigenze del servizio. “Nel 1989 il Governo canadese ha dato una definizione di qualità per i servizi al cittadino”, ha affermato Randi,” e le caratteristiche di un servizio che corrisponde ai bisogni di un cittadino devono essere erogate dal professionista appropriato, nel posto appropriato, nel momento appropriato e al costo migliore”. Partendo da questa affermazione il coordinatore romagnolo, ha evidenziato come nulla debba essere affidato al caso, aggiornando costantemente le linee guida e lasciando l’autonomia all’autista soccorritore per lo svolgimento di quanto di competenza, con particolare riferimento alla scelta del percorso, al luogo della sosta del mezzo nell’ambito dell’intervento, sottolineando le responsabilità civili e penali che ha l’autista soccorritore durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Giorgio Randi è stato fortemente applaudito dal pubblico e dai molti rappresentanti emiliano romagnoli presenti in sala. Franco Tiberi ha ringraziato i partecipanti presenti per la giornata molto costruttiva, ha auspicato che altre tematiche possono essere condivise in futuro, mantenendo come obiettivo la sicurezza e la qualità nei trasporti sanitari e soprattutto un riconoscimento della figura professionale di chi ricopre tali incarichi. La platea ha salutato con un caloroso applauso il Presidente e tutti i relatori che hanno dato un’immagine del servizio molto più nitida. Questo convegno, svoltosi nella capitale, con partecipanti provenienti da tutt’Italia è stato sicuramente un modo anche di conoscere le abitudini delle varie regioni.

                                                                       Stefano Balboni 

 Co.E.S. Latium, mail : latium@coesitalia.eu